Molto spesso, quando si sente parlare di caffè all’americana, la prima cosa che ci viene in mente è la definizione “acqua sporca” per indicare un tipo di caffè molto diluito, dal sapore poco gradevole. Pensiamo anche ai fondi di caffè che rimangono in sospensione e che rendono la degustazione sgradevole. In realtà, questo tipo di caffè presenta moltissime qualità organolettiche, se preparato con cura.

Il caffè all’americana, detto anche filter coffee, non nasce da una tradizione italiana, ma sta prendendo sempre più piede anche nel nostro paese, conquistando soprattutto chi preferisce un caffè molto delicato.

Come si prepara il filter coffee?

Il caffè all’americana è il più leggero che si possa degustare ma non va assolutamente confuso con la versione allungata del nostro caffè espresso.

Di solito viene preparato versando dell’acqua calda sul caffè macinato, raccogliendo il liquido che ne deriva con l’aiuto di un filtro. Eppure per servire il miglior caffè all’americana possibile ci vuole una grande maestria.

La miscela migliore per il caffè all’americana

La miscela perfetta si compone di diverse varietà di Arabica, tutte di altissima qualità e poco tostate, per garantire comunque un caffè dal gusto intenso, ma molto lungo. Per noi, la migliore miscela in assoluto è la nostra Miscela Diciannove che per questo tipo di caffè viene macinata più grossolanamente per evitare fondi in fondo alla tazza.

Proprio per accertarci che non vi siano depositi, usiamo anche un filtro dalla maglia molto stretta. Infine, dosiamo la giusta quantità d’acqua versandola sulla polvere di caffè con un gesto preciso che da solo racchiude tutta l’arte del filter coffee.

Il risultato è un caffè dal profumo di chicchi appena tostati, ricco di sapore ma povero di caffeina, adatto a chi preferisce prolungare il rito del caffè godendosi una bella tazza calda da degustare lentamente.

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